La gestione delle risorse idriche è fondamentale in una società in espansione e con un’occupazione del territorio sempre più conflittuale.
Le acque sotterranee e le acque interne assicurano l’approvvigionamento per l’uso potabile, industriale e agricolo.
Il settore idrogeologia e limnologia dell’Istituto scienze della Terra vanta un’esperienza pluriennale nella fornitura di servizi di consulenza in materia di protezione e gestione delle risorse idriche. È inoltre attivo in campagne di monitoraggio e progetti di ricerca, sia a livello nazionale che internazionale orientati ad aumentare la conoscenza tecnica a favore di un loro uso sostenibile.
Monitoraggio e protezione delle risorse idriche
Il settore in questione conduce campagne di monitoraggio, con cadenza mensile, promosse dalla Commissione Internazionale per la Protezione delle Acque Italo – Svizzere (CIPAIS). Le informazioni ricavate da tali indagini consentono un’analisi, costante nel tempo, della qualità chimica e biologica delle acque del lago di Lugano e dei suoi tributari. Vengono inoltre monitorate la qualità e la quantità delle acque del bacino alpino del Lago Nero nonché i livelli piezometrici nei principali acquiferi del Cantone Ticino, in modo tale da seguire l’evoluzione dello stato delle risorse. In aggiunta, il settore idrogeologia e limnologia fornisce consulenze per enti privati e per l’Amministrazione cantonale in materia di applicazione della Legge per la protezione delle acque, Ordinanza sulla protezione delle acque e Legge per la protezione dell’ambiente.
Ricerca e cooperazione allo sviluppo
Il gruppo collabora con università, amministrazioni pubbliche e aziende private, sia a livello nazionale che internazionale, per la realizzazione di progetti di ricerca indirizzati alla salvaguardia dell’ambiente e alle sue risorse. I temi di ricerca comprendono l’applicazione integrata degli isotopi e delle tecniche geofisiche allo studio del ciclo idrologico nelle aree di montagna, la cartografia della vulnerabilità delle acque sotterranee nelle regioni carsiche del Caribe e flussi biogeochimici dei gas a effetto serra in ambienti lacustri, e la pianificazione dello sfruttamento delle risorse idriche in aree di aridità estrema. I paesi nei quali si è operato sono: Chad, Indonesia, Saint Lucia, Barbados, Cuba.
Modelli matematici
Lo sfruttamento sostenibile delle risorse idriche implica una conoscenza accurata delle fonti quali acquiferi, laghi e fiumi. Prevedere come loro reagiranno ai cambiamenti naturali (pioggia, temperatura, evapotraspirazione) o antropogenici (pompaggio, prelievi) è fondamentale nell’ottica di una gestione attenta delle acque. L’Istituto Scienze della Terra, e attivo nell’applicazione di modelli matematici che consentono di modellare il comportamento dei sistemi naturali, e di sviluppare scenari futuri.
Cartografia della vulnerabilità
La vulnerabilità delle acque sotterranee è una proprietà intrinseca delle stesse, che sostanzialmente esprime la loro sensibilità rispetto agli impatti naturali e antropici. La valutazione della vulnerabilità delle risorse idriche, soprattutto nelle zone carsiche, è quindi essenziale per la salvaguardia della loro qualità a lungo termine. Una valutazione della vulnerabilità consente, infatti, ai pianificatori di gestire il territorio tenendo conto della presenza nel sottosuolo delle risorse idriche ed evitando conflitti con attività potenzialmente dannose.
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