prevedere le piene disastrose, ottimizzare l’utilizzo dell’acqua nella produzione di energia
e limitare i fenomeni franosi e l’erosione dei suoli.
Il settore idrologia, insieme a quello di idrogeologia e limnologia, fornisce studi integrati e valutazioni sullo stato delle risorse idriche. Le competenze sviluppate sono proposte all’esterno attraverso attività di ricerca, servizio, formazione e divulgazione, che promuovono una visione integrale del ciclo idrologico e delle criticità che lo possono minacciare.
Tra le attività di ricerca si segnala lo sviluppo e l’applicazione di modelli per la zonazione della pericolosità: si tratta in parte di modelli sviluppati direttamente all’Istituto che riguardano le piene fluviali e le colate detritiche. I progetti di ricerca sono focalizzati sul monitoraggio della siccità in alcune isole caraibiche, attraverso strumenti che consentono l’analisi di dati pluviometrici e la messa a disposizione su un servizio cartografico WebGIS.
Monitoraggio idrologico
Il settore gestisce la rete idro-meteorologica del Cantone Ticino su mandato dell’amministrazione cantonale: raccoglie, archivia e analizza da oltre 30 anni dati pluviometrici, climatici, altezze, portate e temperature idriche. In totale si tratta di più di 50 stazioni, dislocate su tutto il territorio, a cui poi si aggiungono quelle per il monitoraggio degli acquiferi, gestite dal gruppo di idrogeologia. A partire dal 1979 pubblica l’Annuario idrologico del Cantone Ticino, liberamente scaricabile dal sito internet dell’Istituto.
Deflussi minimi
Il settore si occupa della determinazione e controllo dei deflussi minimi residuali al fine di garantire la protezione degli ecosistemi e l’applicazione della Legge sulla protezione delle acque. Presta consulenza all’amministrazione cantonale per autorizzazioni di prelievi d’acqua pubblica di superficie; inoltre fornisce servizi nell’allestire stazioni di misura e ad effettuare misure idrometriche.
Modellistica idrologica
In situazioni di allerta meteorologica, l’IST fornisce un servizio di previsione del livello del Lago Maggiore e dei suoi principali affluenti a scopo di Protezione Civile, tramite un modello idrologico sviluppato al suo interno, operativo oltre di 10 anni e che in svariate occasioni ha dimostrato la sua affidabilità.
Sono stati sviluppati anche modelli concettuali per l’ottimizzazione della produzione idroelettrica e per la gestione dei bacini di accumulazione in caso di eventi intensi e altri modelli per numerosi progetti di ricerca specifici.
Aree esposte a pericoli naturali
Il settore offre come servizio la verifica delle portate di dimensionamento dei corsi d’acqua in occasione di progetti di sistemazione nonché la perimetrazione delle zone di pericolo per fenomeni di alluvionamento, esondazione e colata detritica.
Ricerca
Tra le attività di ricerca si segnala lo sviluppo e l’applicazione di modelli per la zonazione della pericolosità: si tratta in parte di modelli sviluppati direttamente all’IST che riguardano le piene fluviali e le colate detritiche. I progetti di ricerca sono focalizzati sul monitoraggio della siccità in alcune isole caraibiche e sulla modellistica idrologica per la previsione delle piene, la valutazione dell’efficacia dei bacini di accumulazione nella riduzione delle piene e l’ottimizzazione della produzione idroelettrica.
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Istituto scienze della Terra
Settore idrologia
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