Come combattere la zanzara tigre
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Il sistema più efficace più ecologico e meno costoso è quello di colpire le forme giovanili di zanzara tigre quando sono ancora in acqua. Con questo sistema si colpiscono le zanzare in un luogo circoscritto e nel caso bisognasse usare dei prodotti, quelli consigliati sono selettivi per le zanzare, quindi rispettosi per l’ambiente e per la salute umana e degli animali.

Modalità corrette per combattere la zanzara tigre

Nell'opuscolo informativo sono evidenziati i principali luoghi di sviluppo della zanzara tigre che bisogna gestire in ambito privato per limitarne la presenza:

  • I punti d'acqua, che potenzialmente possono produrre zanzara tigre, vanno rimossi e messi a secco settimanalmente tra aprile e novembre
  • I punti d'acqua, che non si riescono a rimuovere (tombini, ecc.), vanno trattati con i prodotti raccomandati settimanalmente tra maggio e fine settembre
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Contemporaneamente i comuni ticinesi gestiscono i luoghi di sviluppo della zanzara tigre in ambito pubblico (vedi Rapporti di attività).

Prodotti raccomandati per la gestione dei punti d'acqua:

  • Trattamenti a base di Bacillus thuringiensis israelensis (BTI)

BTI granulato (VectoBac® G)

BTI liquido (Mollex®)

Nel caso ci fossero problemi, segnalare al proprio comune o contattare la SUPSI (vedi contatti)

Ulteriori strumenti aggiuntivi che possono contribuire al contenimento

L’uso di sistemi adulticidi in spazi aperti, oltre che proibito, è dannoso sia per la salute umana che per quella di altri animali, minaccia la biodiversità e favorisce l’instaurarsi di resistenze contro gli stessi (Flyer contro adulticidi; SPAAS_adulticidi).

Nuove frontiere per contribuire a limitare la presenza di zanzara tigre: la tecnica sperimentale del maschio sterile

Image Nuove frontiere per contribuire a limitare la presenza di zanzara tigre: la tecnica sperimentale del maschio sterile
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Un’arma in più, e complementare alle misure di controllo già adottate nella lotta contro la zanzara tigre, può essere il ricorso alla tecnica del maschio sterile (SIT) che sarà oggetto di un progetto pilota nel Comune di Morcote a partire da maggio. Si tratta di una tecnica già utilizzata negli ultimi 60 anni con altri insetti in agricoltura, ed è considerata sicura per la salute pubblica, gli animali e l’ambiente. Questa tecnica consiste nell'allevare grandi quantità di insetti in un ambiente controllato, dove i maschi vengono separati dalle femmine e sterilizzati tramite radiazioni ionizzanti. Una volta rilasciati nell'ambiente, gli insetti sterilizzati competono con quelli selvatici per accoppiarsi con le femmine, diminuendo così la capacità di riproduzione della specie. Il rilascio continuo di un gran numero di maschi sterili può quindi ridurre la densità della popolazione degli insetti dannosi, senza il ricorso a pesticidi o sostanze chimiche dannose per l'ambiente. Inoltre, questa tecnica ha una modalità d’azione differente: sono gli insetti che cercano gli insetti, quindi può raggiungere luoghi che con i metodi di controllo standard risulterebbero difficili.

Per maggiori informazioni:

Il settore Ecologia dei vettori della SUPSI crede fortemente in questa tecnica come misura aggiuntiva da integrare nelle altre misure di controllo. Al momento però bisogna ancora dimostrare l’efficacia di tale tecnica nel ridurre effettivamente la popolazione di zanzare sul territorio. La sperimentazione deve avere almeno una durata di 2 anni, solo successivamente si potrà pensare se adottarla o meno sul territorio.
La fase sperimentale è molto costosa, i fondi internazionali previsti per questa sperimentazione sono però venuti a cadere dopo la pandemia, ma non il sostegno tecnico dell'OMS e della IAEA. SUPSI sta cercando fondi presso diversi enti e alcuni cittadini hanno deciso di sostenere il progetto.

Di seguito il link per chi volesse sostenerlo: https://secure.supsi.ch/sterile/reg.php
 

Contatti
st.wwwsupsi@supsi.ch