Webinar, ore 14.00
Presentazione
L’Accordo sui frontalieri, siglato nel 2020, tra Italia e Svizzera è stato finalmente ratificato ed è in vigore dal 17 luglio. Molte sono le novità introdotte. Prima tra tutte la sussistenza di due categorie parallele di frontalieri: i vecchi ed i nuovi, caratterizzate da requisiti e regolamentazioni diverse, così come diversa sarà l’imposizione. Se, infatti, i vecchi frontalieri resteranno assoggettati alle regole dell’Accordo del 1974, con imposizione esclusiva in Svizzera e versamento dei ristorni ai comuni di frontiera, i nuovi frontalieri soggiaceranno ad un’impostazione completamente riveduta. Infatti, il diritto di tassare sarà ripartito. La Svizzera potrà imporre il reddito del frontaliere nel limite massimo dell’80%; contestualmente anche l’Italia assoggetterà ad imposta il medesimo contribuente, salvo poi, eliminare la doppia imposizione. Come questo cambiamento impatterà, tuttavia, nel concreto prelievo alla fonte e sugli obblighi dei datori di lavoro svizzeri? A questo proposito è stata modificata l’Ordinanza sull’imposta alla fonte (OIFo), dove si prevede l’esclusione dalla tassazione ordinaria ulteriore per i nuovi frontalieri, ma nulla si dice in merito al regime per i “quasi residenti”. Non si devono dimenticare le modifiche di regime da applicarsi, in virtù del principio della parità di trattamento, tra cui la modifica del moltiplicatore comunale ed il cumulo giuridico dei redditi dei coniugi. Ancora, entrerà in vigore il meccanismo di scambio di informazioni, teso ad evitare gli abusi del regime del frontalierato. Non da ultimo, rimane sospesa la questione telelavoro. Mentre il Consiglio federale ha aperto una consultazione pubblica per consentire il diritto interno di tassare anche chi lavora da remoto all’estero, l’Italia ha adottato una norma transitoria valida, però, fino al 30 giugno scorso e con effetto retroattivo al 1° febbraio, giorno in cui il previgente accordo amichevole è decaduto. Il 18 agosto l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una circolare, n. 25/E, con cui fa il punto della situazione sulla tassazione dello smart-working, richiamando il regime transitorio che si manterrà in vigore fino al 31 dicembre 2023, e del regime dei frontalieri con i Paesi confinanti. Giova ricordare che nell'accordo 2020 non è prevista alcuna disposizione, se non un accenno nel Protocollo aggiuntivo, laddove si intravede la possibilità per un futuro dialogo sul tema. Il Centro competenze tributarie organizza un seminario di aggiornamento per fare il punto sugli aspetti cruciali di questo nuovo Accordo sui frontalieri.
Programma e relatori
Il nuovo Accordo sulla fiscalità dei frontalieri: il nuovo scenario per il Cantone Ticino
Giordano Macchi
Dipl. Math. ETH, Lic.sc.econ., MAS SUPSI in Tax Law, Direttore, Divisione delle contribuzioni, Bellinzona
Vecchi e nuovi frontalieri a confronto
Andrea Ballancin
Avvocato e Dottore Commercialista, Professore associato di Diritto tributario presso l'Università degli Studi del Piemonte Orientale
Il trattamento fiscale del frontaliere alla luce del principio di parità di trattamento
Samuele Vorpe
Prof. Dr., Responsabile del Centro competenze tributarie della SUPSI, of counsel at COLLEGAL Studio legale e notarile Attorneys at law, Lugano
Imposta alla fonte: aspetti pratici ed obblighi per i datori di lavoro
Michele Scerpella
Capoufficio dell’Ufficio delle imposte alla fonte e del bollo della Divisione delle contribuzioni, Bellinzona
La Circolare 25/E dell'Agenzia delle Entrate sul telelavoro ed il regime transitorio: una questione ancora aperta?
Francesca Amaddeo
Avv., dr., Docente-ricercatrice del Centro competenze tributarie della SUPSI
Osservazioni
Il link di partecipazione al webinar è strettamente personale e non cedibile a terzi.
Durante il webinar è data la possibilità ai partecipanti di porre domande e interagire con la relatrice e i relatori.
Iscrizione
Obbligatoria l'iscrizione entro venerdì 15 settembre 2023 mediante il presente link.
CHF 350.-
Sconto di CHF 50.- per membri di enti partner
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Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale
Centro competenze tributarie
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