19 settembre 2019
Di recente, i globalisti si trovano sotto i riflettori delle autorità fiscali che, tramite il meccanismo dello scambio di informazioni, cercano di monitorarli. La Francia, ad esempio, con il benestare del Tribunale federale, è riuscita ad ottenere dall’AFC le informazioni concernenti la tassazione di questi soggetti in Svizzera, in quanto ritenuti dati verosimilmente pertinenti dall’Alta Corte. La Spagna, invece, non è riuscita in un simile intento, nonostante la volontà dell’AFC di trasmetterle le informazioni. In questo caso, infatti, i giudici di Mon Repos hanno ritenuto inammissibile il ricorso, dopo la vittoria del globalista nell’istanza giudiziaria inferiore, vista l’insussistenza di sufficienti motivi per dare seguito alla richiesta spagnola. Allo scambio su domanda si affianca quello automatico che ha permesso alle autorità fiscali cantonali di ricevere le informazioni concernenti le attività finanziarie estere dei globalisti, i cui redditi non sono da dichiarare obbligatoriamente nel calcolo di controllo. È, quindi, lecito chiedersi comeverranno utilizzate queste informazioni e quali saranno le conseguenze fiscali per le persone tassate secondo il dispendio.
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